Stangata pensioni, scordati l’aumento: queste categorie verranno penalizzate | Italiani senza un soldi

Pensioni: chi verrà escluso?
Pensioni: chi verrà escluso?

Arriva una nuova stangata per gli italiani e riguarda le pensioni, queste categorie verranno massacrate: altro che aumenti come detto.

Il mondo delle pensioni è un intricato labirinto di normative in continua evoluzione, dove ogni anno si stagliano nuove leggi, lasciando i cittadini spesso spaesati su quando e come sarà possibile godere del meritato riposo. Nel mese di aprile, l’INPS ha confermato ciò che si vociferava da tempo: un nuovo aumento delle pensioni, una notizia apparentemente positiva legata all’adeguamento delle aliquote Irpef, come previsto dalla Legge di Bilancio 2024.

Tuttavia, l’entusiasmo iniziale si è presto scontrato con la realtà: l’INPS sembra non essere pronto ad erogare tempestivamente le somme destinate ai pensionati. La lentezza dell’istituto è diventata una fonte di crescente preoccupazione, poiché la macchina burocratica deve ancora organizzarsi per gestire questa nuova ondata di erogazioni.

Le novità fiscali introdotte con la Legge di Bilancio riguardano un cambiamento nelle aliquote Irpef, con variazioni anche per i pensionati. Tuttavia, è importante sottolineare che questo adeguamento non sarà generalizzato, ma si applicherà solo a specifiche categorie pensionistiche.

Inoltre, emerge una situazione che genera tensione: alcune categorie saranno escluse dagli aumenti, dando vita a una “strana” selezione che  sta suscitando curiosità ma anche urgenza nel comprendere chi sarà coinvolto o meno in questa esclusione. A quanto pare proprio i più “deboli” non godranno di questo aumento. 

Le categorie escluse

Tra le categorie che non vedranno il loro conto in banca aumentare, primeggiano coloro che già percepiscono un trattamento di invalidità civile o l’assegno sociale. Queste due prestazioni sono esenti dall’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (Irpef), beneficiando però già del trattamento fiscale più favorevole possibile. Questo provoca un divario di trattamento, lasciando perplessi coloro che, nonostante contribuiscano al sistema, vedranno esaurire le speranze di un aumento.

Un’altra estromissioni che desta preoccupazione riguarda coloro che percepiscono una retribuzione pari o inferiore al minimo, attestandosi entro gli 8.500 euro annui. Questi individui già traggono i cosiddetti benefici del trattamento “no tax” e non versano quindi alcuna imposta. A conti fatti, la situazione è questa e che sembra per lo più paradossale: chi gode di un reddito più elevato, compreso tra i 15.000 e i 28.000 euro annui, vedrà un aumento che varia da 20 a 260 euro nel corso del 2024, coloro con retribuzioni più basse rimarranno definitivamente esclusi da questo incremento.

Inps

Il complicato quadro delle pensioni in Italia

La situazione delle pensioni si complica ulteriormente considerando l’incessante aumento delle spese quotidiane, con bollette e costi della vita in costante crescita. La crescente necessità di interventi governativi attraverso riforme mirate diventa evidente, affinché il sistema pensionistico risponda in modo equo alle esigenze di chi ne ha maggiormente bisogno.

Il puzzle delle pensioni si configura sempre più complesso, con l’annuncio di aumenti che, se da un lato portano speranza, dall’altro sollevano interrogativi sulle esclusioni e creano un senso di urgenza. La chiarezza e la trasparenza nelle informazioni diventano fondamentali per consentire ai cittadini di comprendere appieno le implicazioni delle nuove leggi e pianificare il proprio futuro pensionistico in modo consapevole.