Al MAO di Torino la mostra TATTOO. L’arte sulla pelle. Un viaggio sociale, culturale e artistico

Anonimo - Pignolosa, fine XIX secolo stampa ai sali d’argento, Museo di Antropologia criminale “Cesare Lombroso” dell’Università di Torino.
Anonimo – Pignolosa, fine XIX secolo
stampa ai sali d’argento,
Museo di Antropologia criminale “Cesare Lombroso” dell’Università di Torino.

Al MAO, Museo d’Arte Orientale di Torino, fino al 3 marzo 2019, potrete ammirare una mostra assolutamente diversa dal solito: TATTOO. L’arte sulla pelle”, a cura di Alessandra Castellani. Un percorso suggestivo di 184 opere tra cui, lembi di pelle di cadaveri di criminali, statue classiche trasformate in tele, un maiale imbalsamato dell’artista fiammingo Wim Delvoye, i corpi tatuati di Horiyoshi III, le immagini di Tin-Tin e Filippo Leu, grandi professionisti noti proprio per il ruolo cruciale che hanno avuto sulla scena contemporanea e sulla diffusione della cultura del tatuaggio. Si potranno ammirare i tatuaggi rituali maori storici della Nuova Zelanda, quelli sul femminismo e moltissimi altri capolavori per raccontare un viaggio e proporre una riflessione sull’uso sociale, culturale e artistico del corpo.

La mostra ripropone alcuni passaggi cruciali in cui l’Occidente si nutre di rappresentazioni dell’altro, focalizzando l’attenzione su popoli che praticano in maniera estensiva il tatuaggio e che influenzeranno fortemente la cultura e l’arte contemporanea.

Verranno presentate in mostra, grazie ai prestiti del Museo delle Civiltà di Roma, strumenti collegati al tatuaggio provenienti dall’Asia e dall’Oceania, foto storiche scattate dal celebre fotografo Felice Beato nel Giappone degli anni ’60 dell’800. A questo si aggiunge una selezione delle stampe del noto artista giapponese Kuniyoshi Utagawa che nel 1827 pubblica una serie di eroi popolari giapponesi noti come i 108 eroi suikoden, famosa per essere diventata un riferimento iconografico per i tatuaggi.

L’idea della irriducibile condizione selvaggia del tatuaggio sarà ripresa dal celebre studioso Cesare Lombroso che collega la condizione dei criminali tatuati del mondo occidentale con quella dei cosiddetti primitivi, collocando per la prima volta questa pratica nell’ambito scientifico. Disegni e oggetti provenienti dal museo di Antropologia criminale Cesare Lombroso e dal museo di Anatomia di Torino costituiscono parte integrante dell’esposizione nella quale il materiale storico e iconografico si sovrappone e dialoga con la cultura contemporanea del tatuaggio, profondamente influenzata sia dalle tecniche e dagli stili provenienti dall’Asia, sia dalle teorie lombrosiane.

Se il tatuaggio ha ormai da decenni raggiunto la piena accettazione nel mondo delle culture popolari – decisiva in tal senso la “moda” di imprimere indelebilmente sul proprio corpo immagini, segni, parole – aumentano quei protagonisti dell’arte contemporanea, linguaggio ben più elitario e criptico, che utilizzano il tatuaggio proprio come uno strumento espressivo che non discende solo dalla Performance ma incontra persino il concettuale.

Diversi gli esempi in tal senso: lo spagnolo Santiago Sierra ne fa un uso politico e trasgressivo; il messicano Dr. Lakra si dedica a minuziosi disegni e interventi di street art; l’austriaca Valie Export e la svedese Mary Coble hanno trattato temi legati al femminismo. Tra gli italiani, inoltre, le fotografie ritoccate e decorate da Plinio Martelli e le statue in marmo di Fabio Viale.

La mostra “TATTOO. L’arte sulla pelle” serve per immergersi completamente in questo mondo e scardinare alcuni falsi miti per scoprirne una storia lunga e travagliata.

INFO
MAO Museo d’Arte Orientale

Via San Domenico 11, Torino
Tel. 011.4436927
mao@fondazionetorinomusei.it
www.maotorino.it

Orario mar-ven h 10 -18; sab-dom h 11 – 19; chiuso lunedì.
La biglietteria chiude un’ora prima.
Costo Biglietto mostra: Intero € 10, ridotto € 8, gratuito Abbonati Musei Torino Piemonte e aventi diritto. Possibilità di biglietto cumulativo Mostra + Museo a tariffa agevolata