Tutto quello che devi sapere sul viaggiare con CBD

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Puoi aggiungere olio di CBD nel tuo caffè, acquistare cosmetici a base d’olio di CBD, lozioni di olio di CBD e persino prelibatezze per animali da compagnia. È un argomento degno di nota nel settore della salute e del benessere, ma molti viaggiatori sono confusi sulla legalità di portare determinati prodotti in viaggio a livello internazionale.

Prima di tutto definiamo che cos’è effettivamente il CBD. Come riportato anche sul sito del Ministero della Salute italiano il CBD è la sigla che identifica il cannabidiolo, un cannabinoide non tossico trovato nella Cannabis Sativa (una varietà di canapa utilizzata per scopi terapeutici) a cui la scienza riconosce varie proprietà benefiche come la capacità di rilassare, interrompere gli spasmi muscolari e alleviare le infiammazioni. Questo principio attivo non è da confondere con il tetraidrocannabinolo o THC, che è il composto inebriante o psicoattivo della pianta che fa sentire gli utilizzatori “sballati”.

Viaggiare con olio di CBD a livello nazionale
Il CBD non rientra tra le sostanze illegali, per cui una ragionevole quantità di prodotti con CBD può essere trasportata con sé. Resta fermo il fatto che il prodotto deve risultare con certezza avere un contenuto nullo o insignificante di THC per rientrare nei prodotti consentiti, come nel caso dell’olio di CBD di Nordic Oil.
Poiché i controllori aeroportuali e i loro cani non possono avere la certezza che si tratti di prodotti con i giusti requisiti si consiglia vivamente di viaggiare con confezioni integre e  lo scontrino di acquisto, rendendo più sicura la veridicità per evitare che vengano requisiti per essere analizzati.

Viaggiare con olio di CBD al di fuori dell’Italia
Le norme e i regolamenti internazionali sul CBD sono meno chiari, quindi l’intenzione è di viaggiare all’estero con olio di CBD bisogna verificare le leggi del Paese in cui ci si imbarca ma anche di quello in cui si transita. La tolleranza della cannabis light è molto differente da uno Stato all’altro e questo influisce anche sul semplice territorio in cui si fa scalo, che potrebbe avere regole totalmente diverse da quello di partenza.

I vantaggi dell’olio di CBD per i viaggiatori
L’olio di CBD ha molti usi. Può aiutare i viaggiatori a regolare gli organi del proprio corpo, il sistema immunitario e i sistemi di segnalazione dei neurotrasmettitori, che possono aiutare ad alleviare i sintomi di jet lag, ansia e insonnia; per coloro che soffrono di malattie autoimmuni che provocano dolore cronico e stati infiammatori, come l’artrite oppure la fibromialgia (che affligge il 50% delle donne in età menopausale) avranno notevoli giovamenti per godere al meglio delle meritate vacanze.

Con la dovuta accortezza non resta che lasciarsi alle spalle ogni preoccupazione e  cominciare a pianificare il prossimo viaggio, magari facendosi ispirare da Escape to Jamaica per una fantastica esperienza nei Caraibi sulle tracce di uno dei famosi personaggi emblematici associati all’uso della Cannabis: il re della musica reggae, Bob Marley.