What If…? Episodio 6. Nonostante Tony Stark e Killmonger la trama rimane piatta

L’episodio 6 di What If…?, intitolato “E se… Killmonger avesse salvato Tony Stark?”, potrebbe essere l’episodio più piatto uscito dalla serie finora, sicuramente funziona nel modo in cui deve funzionare, ovvero prende un personaggio del MCU che non ha avuto abbastanza tempo sotto i riflettori e gli regala uno spazio narrativo più ampio. In questo caso si tratta del carismatico cattivo di Black Panther Erik “Killmonger” Stevens. Nei film forse è un po’ troppo sottovalutato, mentre in questo corto riesce ad accaparrarsi uno spazio tutto suo. (Lo abbiamo anche inserito nell’elenco di tutti i cattivi Marvel, dal peggiore al migliore, indovinate in che posizione è? Oppure leggetelo in questo articolo).

Poiché era rilevante solo per il film Black Panther, possiamo vedere il personaggio uscire da quella bolla e interagire con alcuni altri pilastri del MCU, la sua connessione con Tony Stark esclude la nascita di Iron Man, ma la questione è se questa situazione potrebbe avere un effetto positivo sull’anima di Killmonger, come suo cugino T’Challa ha ispirato Thanos e Yondu ad essere persone migliori in una diversa realtà alternativa. Una volta che questa domanda trova una risposta, l’episodio serpeggia fino alla brusca conclusione.

I due film principali che devi vedere per entrare nel mood di questa puntata sono assolutamente Iron Man e Black Panther. L’intero snodo dell’episodio ruota intorno all’origine del supereroe Tony Stark, ma non è necessario vedere anche i sequel. La scena in cui incontriamo Ulysses Klaue è una ripresa alternativa della sua introduzione in Avengers: Age of Ultron, ma guardare quel film non è una necessità per questa storia.

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Anche in questo caso è buona cosa scegliere di vedere la puntata in lingua originale dove troviamo, come sempre, Uatu l’Osservatore di Jeffrey Wright. Da Pantera Nera ritroviamo molte voci famigliari come Michael B. Jordan come Killmonger, il defunto Chadwick Boseman come T’Challa/Pantera Nera, Angela Bassett come Regina Ramonda, John Kani come Re T’Chaka, Andy Serkis come Ulysses Klaue, e Danai Gurira come Okoye. Per quanto riguarda Iron Man, Don Cheadle è James Rhodes, Jon Favreau è Happy Hogan, Paul Bettany è JARVIS e Leslie Bibb è Christine Everhart. Invece Robert Downey Jr. non doppia Tony Stark, ed è Beth Hoyt a dare la voce a Pepper Potts. Avrebbero potuto fare la loro parte insomma, ma non sta a noi giudicare… anzi invece sì e penso che sarebbe stato decisamente più empatico trovare le voci dei due attori tra i più importanti del franchise.

Cosa c’è di diverso?

La carriera militare del Navy Seal Erik Stevens, nome in codice Killmonger, lo porta a infiltrarsi nei Dieci Anelli, a scoprire un piano per catturare Tony Stark e usarlo per armare l’organizzazione terroristica. Agendo su queste informazioni, Killmonger appare durante il violento tentativo dei Dieci Anelli di catturare Tony. Quando la bomba marchiata Stark atterra vicino al suo creatore, viene salvato all’ultimo secondo da Killmonger, che lancia la bomba in lontananza e mette fuori combattimento gli aspiranti rapitori.

In questa realtà, il cuore di Stark non viene mai trafitto da schegge e non si ritrova a dover costruire una tuta da robot… in una caverna! Con una scatola di rottami! Inoltre non impara la lezione della vita, perché sceglie di continuare a costruire armi e addirittura raddoppia il carico. Killmonger guadagna ulteriormente la sua fiducia smascherando Obadiah Stane come parte del complotto del rapimento. Stark sceglie di promuovere Killmonger alla vecchia posizione di Stane e investe in una vecchia idea di Killmonger per creare droni simili a mech. Pepper Potts è a disagio in questa situazione, sente che Killmonger sta nascondendo le sue vere intenzioni.

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I droni non possono essere completati a causa della mancanza di una valida fonte di energia. Stark considera la tecnologia del reattore ad arco, ma scarta immediatamente l’idea come una infattibile. Killmonger parla di come il vibranio potrebbe risolvere il problema sacrificando il suo cimelio di famiglia, la collana di suo padre. Ispirato, Stark decide di organizzare un incontro con Ulysses Klaue per comprare altro vibranio dal mercato nero. James Rhodes agisce per conto di Stark ed è allora che le cose si complicano.

Pantera Nera interrompe la riunione per riprendersi il vibranio rubato al suo paese, Killmonger sconfigge sia Pantera Nera che Rhodes e li uccide entrambi. Non prima di aver rimproverato Rhodey per aver lavorato con un sistema corrotto che opprime persone come loro. Fa sembrare che i due si siano uccisi a vicenda, in seguito fa visita a Stark (che è a conoscenza della verità), lo uccide e gli fa capire che i due non hanno mai veramente condiviso la stessa visione. Mentre Stark muore a causa di una lancia di vibranio, viene incolpata la Dora Milaje e la guerra inizia a farsi sentire tra gli Stati Uniti e il Wakanda.

Killmonger uccide Klaue, usa il suo cadavere per entrare in Wakanda e guadagnare la fiducia della sua famiglia reale da cui è stato allontanato da piccolo. Organizza una battaglia contro i droni Stark e conduce i Wakandiani alla vittoria.

Il finale è aperto, ma la situazione appare davvero cupa, Re T’Chaka fa di Killmonger la nuova Pantera Nera, è solo questione di tempo prima che Killmonger tradisca suo zio e ottenga la tanto attesa vendetta, mostrando che anche in questa realtà, Tony Stark inavvertitamente mette in moto le situazioni che porteranno alla morte di T’Chaka. Lo stesso affronta Killmonger nel regno degli spiriti della Pantera e lo avverte che le sue azioni avranno conseguenze disastrose.

Nel frattempo Shuri non si fa ingannare dal fascino di Killmonger e fa un accordo con Pepper Potts nella speranza di smascherarlo e impedire che la guerra si intensifichi.

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Momenti salienti in what if  episodio 6

Uno dei momenti migliori in assoluto è quello in cui Stark guarda gli schemi di Killmonger per la sua idea del drone, che sembrano molto simili a quelli di Gundam. Killmonger ammette peccaminosamente che gli piacciono gli anime, un modo sottile di ammettere che la sua uniforme blu corazzata è per assomigliare a Vegeta.

La conferenza stampa è incredibilmente soddisfacente, Killmonger mette a tacere i piani di Stane stroncando facilmente il problema sul nascere, il fatto che Stane venga colpito a morte è la ciliegina sulla torta. Mi fa pensare a come la trama di Iron Man sia incredibilmente ovvia per coloro che parlano l’urdu, dato che i terroristi dei Dieci Anelli dicono direttamente allo spettatore che dietro il rapimento c’è Obadiah Stane.

Parlando dei Dieci Anelli, il loro coinvolgimento sembra certamente avere più peso dopo Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli. Come è giusto che sia, Killmonger sarebbe un nemico così forte per il leader dei Dieci Anelli, Wenwu, ossessionato da una società utopica segreta e fantastica che lo considera un estraneo nonostante un legame familiare.

Abbiamo anche la terza performance di Chadwick Boseman in questa serie e ancora una volta colpisce dritta al cuore. L’episodio di Star-Lord era una celebrazione di T’Challa, parlava del suo potenziale per rendere l’universo un posto migliore. L’episodio degli zombie gli ha fatto fare un discorso significativo sul ricordare i morti e mantenere i loro ricordi nel tuo cuore. Ora vediamo la bara di T’Challa e appare come uno spirito.

Un brutto voto va dato a colui che spesso viene definito la chiave del Marvel Cinematic Universe: Iron Man, in questa serie non sta facendo un ottimo lavoro. Ha fatto tre apparizioni finora e ogni volta è morto. La versione fumettistica di What If …? non è mai stata troppo gentile con personaggi come Magneto, Loki, Kingpin o Beast e ora sembra che Stark sia la loro controparte televisiva. Probabilmente ci sarà un episodio in arrivo dove finisce su Sakaar, quindi speriamo che faccia meglio.