Alexandria Ocasio-Cortez: sono sopravvissuta a un’aggressione sessuale

Alexandria Ocasio-Cortez durante un discorso

Alexandria Ocasio-Cortez: sono sopravvissuta a un’aggressione sessuale, è questo il messaggio che lunedì 1 febbraio la Ocasio-Cortez ha condiviso sul suo profilo Instagram per raccontare, per la prima volta, la sua storia come sopravvissuta alla violenza sessuale. Nella diretta Instagram la deputata democratica degli Stati Uniti si è aperta raccontando il trauma subito e accusando i repubblicani di essere indirettamente responsabili dell’assalto al Congresso del mese scorso, con il loro atteggiamento si stanno comportando esattamente come “degli aggressori”.

“Sono una sopravvissuta a un’aggressione sessuale”, ha detto la Ocasio-Cortez, “Non l’ho mai rivelato a persone vicine a me. Quando subiamo un trauma, il trauma si accumula”. Parlando al suo pubblico di Instagram, oltre 150.000 persone, ha parlato degli eventi che hanno avuto luogo il 6 gennaio, quando i rivoltosi hanno preso d’assalto il palazzo del Campidoglio a Washington a sostegno di Donald Trump prima dell’inaugurazione di Joe Biden.
I disordini di quel giorno hanno portato a cinque morti, durante l’attacco la Ocasio-Cortez ha raccontato di essere corsa a nascondersi nel bagno del suo ufficio al Congresso, ha temuto per la sua vita quando un uomo ha fatto irruzione cercandola e gridando “Dov’è lei? Dov’è lei?”, “Questo è stato il momento in cui ho pensato che tutto fosse finito”, ha spiegato. “La cosa strana di momenti come questi è che perdi il senso del tempo… Ho creduto di stare per morire”. Dopo aver capito che l’uomo era un ufficiale della polizia del Campidoglio, la Ocasio-Cortez ha comunque ribadito di non essersi sentita al sicuro, ne lei ne il suo staff, perché non sapevano se l’ufficiale era lì per “aiutarci, o farci del male”.

 

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Un post condiviso da Alexandria Ocasio-Cortez (@aoc)

Alexandria Ocasio-Cortez, rieletta come deputata a novembre, è una socialista democratica latina, ha parlato più volte a condanna dell’evidente supremazia bianca, come riportato dalla CNN, ha ricevuto minacce di morte online da uno dei rivoltosi pro-Trump che, presumibilmente, era tra quelli che hanno partecipato all’attacco al Campidoglio. Anche se non è entrata nel dettaglio della sua aggressione sessuale, ha parlato delle somiglianze tra i due traumi e di come può essere ancora più difficile superarli quando l’impatto di questi eventi viene minimizzato, “Queste persone ci dicono che dobbiamo andare avanti, che non è un grosso problema, che dovremmo dimenticare quello che è successo, addirittura a volte ci viene detto che siamo noi a dover chiedere scusa”, Alexandria Ocasio-Cortez ha proseguito dicendo che, “Per così tante persone là fuori il solo fatto di riconoscere e riuscire ad ammettere di aver subito un trauma o una violenza è davvero passo enorme, specialmente in un mondo in cui gli individui cercano costantemente di confonderti e sminuirti, dicendoti che esageri, che non hai davvero vissuto quello che racconti o in altri casi dicendoti che stai mentendo. Poi c’è il trauma successivo, quello della gente che cerca di umiliarti pubblicamente o di metterti in imbarazzo e anche questo viene interiorizzato dalle vittime, perché molte volte il dolore è talmente grande che non vuoi crederci nemmeno tu. Non vuoi pensare che sia successo a te. Non vuoi pensare che la persona tal dei tali ti abbia fatto del male. Non vuoi ammettere di essere una persona che ha subito abusi, aggressioni, perché non vuoi essere “una vittima””. “Non diventerò una vittima di nuovo, non lascerò che questo mi succeda ancora. Queste sono le tattiche che usano i maltrattanti con le loro vittime”.