Prova costume alle porte: cosa fare e cosa evitare a tavola e fuori pasto

ragazza in costume da bagno che si misura il punto vita con un metro da sarta

Alla prova costume ci si prepara tutto l’anno seguendo uno stile di vita per stare in forma e in salute, ecco un vademecum per non commettere errori e per iniziare un nuovo percorso di benessere. Non appena le giornate iniziano a farsi più calde e scopriamo parti del nostro corpo tenute nascoste per mesi sotto maglioni e cappotti, ci ritroviamo a fare i conti con il desiderio di essere in forma per il momento in cui sfoggeremo il nuovo bikini.

“Se affrontato senza stress e forzature, l’obiettivo di conservare un peso forma equilibrato tutto l’anno rappresenta un ottimo stimolo per prendersi cura di sé e migliorare la propria qualità di vita” spiega la dott.ssa Rachele Aspesi, farmacista specialista in nutrizione e autrice del libro “Non chiamatela dieta – Salute ed energia con l’alimentazione funzionale”, edito da Edizioni Lswr.

In questo periodo, però, occorre fare attenzione ad errori che spesso si commettono per la voglia di tornare in forma in poco tempo.  Cosa fare e cosa non fare, quindi, con la prova costume alle porte? Ecco i consigli della dott.ssa Aspesi:

Cosa non fare:

1) Evitare tutti i regimi alimentari aggressivi, che spopolano in rete e tra le chiacchiere tra amiche.
Queste diete provocano soltanto una rapida perdita di peso iniziale, a discapito di liquidi e massa muscolare, alterando l’equilibrio fisico, ma anche psicologico. La strategia vincente è la riduzione graduale di peso, modificando abitudini e vizi, affinché il nostro corpo perda fisiologicamente i chili in eccesso in massa grassa e liquidi trattenuti.

2) Non eliminare completamente i carboidrati o i grassi, non seguire un regime iperproteico.
Spesso delle diete fai da te suggeriscono queste strategie. Nulla di più sbagliato: possono essere assai nocive per reni e fegato. In questi casi, inoltre, il consumo successivo, purché minimo, di carboidrati tende a provocare repentini aumenti di peso.

3) Bandire i veri veleni che l’industria alimentare ci propone.
Zuccheri semplici, falsi alimenti integrali, prodotti conservati, fritti, precotti che allontanano i nostri sensi dalla genuinità e intossicano i nostri sistemi depurativi. Ricordiamoci che più corta è la lista degli ingredienti di un alimento, più possiamo andare certi della sua genuinità!

ragazza seduta al tavolo, sul tavolo ci sono due piatti, su uno le frittelle sull'altro insalata e pomodori

Cosa fare:

1) Imparare a cucirsi addosso uno stile alimentare basato su una dieta molto varia ed equilibrata con corrette combinazioni alimentari.
Non serve a nulla imporsi un regime alimentare troppo rigido perché l’attivazione di alcuni ormoni che ci garantiscono di perdere massa grassa, avviene solo grazie allo stimolo calorico.

2) Imparare a dare un ritmo regolare al corpo.
È importante scandire a orari fissi i tre pasti principali e almeno due spuntini spezzafame. I pasti della giornata, inoltre, devono assecondare l’andamento metabolico ed essere caloricamente discendenti: impariamo a fare una colazione da re, un pranzo da principe e una cena da povero, affinché il metabolismo sia in grado di bruciare correttamente e non farci accumulare grassi inutili.

tavolo imbandito con al centro due orate intorno verdura e cereali

3) Organizzare ogni pasto senza separare carboidrati da proteine, affinché siano sufficienti le calorie e gli elementi utili per la perdita di peso adeguata in massa grassa.
Non deve mancare a ogni pasto una porzione di cereali integrali in chicco (riso, kamut, farro, orzo, avena, grano saraceno) o sottoforma di pasta o pane integrali. Il vero cibo integrale (con una quantità di porzione integrale >70% nell’elenco degli ingredienti) garantisce di introdurre zuccheri a lento rilascio che favoriscono la sazietà, la perdita di peso e l’utilizzo adeguato degli zuccheri.

4) Consumare una buona porzione di proteine sia di origine animale (come carne bianca, uova, pesce, formaggi magri), sia di origine vegetale come legumi e derivati della soia, oggi consumati frequentemente al posto di hamburger o formaggio.

5) Consumare quotidianamente ortaggi e verdure (escludendo patate, mais, olive, sottaceti) a tutti i pasti e frutta a volontà negli spuntini.
Scegliere questi prodotti freschi e di stagione è un buon aiuto per assicurare all’organismo vitamine, minerali, fibre e zuccheri di cui ha bisogno per raggiungere un buon livello di sazietà e di benessere, anche lontano dal pasto.

Per saperne di più su come costruire il tuo piatto e i tuoi pasti, approfondisci con “Non chiamatela dieta”.

donna seduta a tacola mentre sta inforchettando il cibo dal piatto

6) Volersi bene ed essere felici.
Ricordiamoci che la felicità è la base della salute e che, dunque, una dieta triste non porta a nulla ed è destinata a essere ben presto abbandonata – conclude la dott.ssa Rachele Aspesi Volersi bene, masticare a lungo, gustare il cibo, aggiungere un tocco di colore ai piatti, guardarsi allo specchio e vedere armonia in noi stessi sono i primi passi verso un benessere che dura tutto l’anno. Basta cominciare. Nel libro Non chiamatela dieta spiego, passo dopo passo, come costruire uno stile di vita sano, equilibrato, senza rinunce ma sapendo selezionare e combinare tra loro gli alimenti più sani, genuini e che ci faranno tornare in forma”.